Tè e libri: un binomio da favola

Non siete d’accordo? A cosa associate, per esempio, una tazza di tè? A una scatola di biscotti? A un film intrigante? A una fredda e piovosa giornata invernale (vedi oggi, uff)? A una fetta di torta appena sfornata?


La mia risposta è un bel libro! Non c’è niente di meglio che starsene stesi sul divano sorseggiando tè e leggendo un romanzo mozzafiato (io mi sto dedicando ad Alta Fedeltà di Nick Hornby e mi piace tantissimo!!!).

Questa non è solo una mia passione. Il Chà Tea Atelier di Milano propone eventi letterari accompagnati proprio da una tazza di tè. La presentazione del libro è gratuita. Bere una bevanda e sentire i prodotti del buffet bio costa invece 8 euro. Il 23 febbraio alle 18,30 si parla del volume “Come imparare a dire di no e vivere meglio” di Giustina Porcelli… un testo che, sinceramente, dovrei imparare a memoria 😉 Il 16 marzo viene presentato “Sveltopedia e Spagoguida” mentre il 23 marzo “Viaggio. 250 consigli ecosostenibili” di Federica Brunini (tra l’altro una delle blogger della famosa cena della settimana scorsa). Altro volume di suggerimenti per l’incontro del 31 marzo con Francesca Sassoli che parla del suo “Salute. 250 consigli bio”.

Il primo marzo l’appuntamento è alla Cascina Macondo con una degustazione di tè giapponesi e di poesia Haiku a cura di Pietro Tartamella. Attenzione: in questo caso la prenotazione è obbligatoria entro il 25/2 e la partecipazione costa 35 euro.

Qualcosa di simile avviene anche in un’altra parte d’Italia.  Alla libreria Ubik di Foggia, ogni domenica, dalle 18 alle 20, si tiene Il tè degli incorreggibili lettori. Il locale viene trasformato in una intima sala da tè. Sui divanetti rossi, gli appassionati di libri e letteratura si possono incontrare e scambiarsi opinioni e pareri, bevendo la nostra bevanda preferita. Chiunque sia interessato può inviare una mail a eventiubik@gmail.com. L’incontro viene guidato dal “più anziano” dei cinque lettori/interlocutori che officerà anche il rito del tè. NB. Cibo e bevande sono fornite dal Biscottificio D’Onofrio (Doemi) di Foggia.

Slurp 🙂 Mi sa che, oltre al libro, vado a prendermi qualche dolcetto da inzuppare nel tè 😉


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