Arlette Rohmer e i tè equo e bio Les Jardins de Gaïa

Les Jardins de GaiaIn un freddo pomeriggio di ottobre ho avuto il piacere di conoscere Arlette Rohmer, fondatrice della maison francese di tè Les Jardins de Gaïa che da 20 anni esatti (è stata fondata nel 1994) si caratterizza per i suoi prodotti equosolidali ed equosostenibili.
Ci siamo incontrate nella tea room milanese Chà Tea Atelier. La titolare Gabriella Lombardi ha conosciuto Arlette nella piantagione sudcoreana di Boseong e le ha proposto di venire in Italia a presentare i suoi tè. Detto, fatto!


Così, tra un sorso e l’altro, assaporando un darjeeling proveniente dal giardino Gaia Bari (che ha dato il nome alla maison. In indiano significa infatti i giardini di Gaia), guardando le foto delle piantagioni di rooibos in Sud Africa, io e Arlette abbiamo parlato per ore di questa fantastica bevanda, il .


Gaia Bari, in francese Les Jardins De Gaia
Gaia Bari, in francese Les Jardins De Gaia

Arlette mi ha spiegato che non è facile lavorare con piccole aziende o cooperative ma che è importante per poter mantenere certi livelli di qualità. Mi ha raccontato che il tè che stavamo bevendo veniva da una piantagione indiana con cui ha lavorato fin dall’inizio. Gli ha pagato l’impianto d’irrigazione dopo aver visto che una ragazzina doveva scendere la collina per andare a prendere l’acqua dal fiume per innaffiare le piante di Camelia Sinensis. A una cooperativa sudafricana con cui lavora ha comprato un trattore per aiutarli nel lavoro. “Non faccio così con tutti – ha sottolineato – ma se c’è bisogno…”. Arlette mi ha spiegato che ormai sono come una grande famiglia, la famiglia del tè. C’è un legame molto forte, ha spesso visto i loro figli crescere,… e poi quella frase: “Sorridi e la gente ti sorriderà” e mi dimentico di essere in una grande e caotica città, di avere mille cose da fare, poche certezze e tante preoccupazioni. In quel momento eravamo solo io e lei, sospese nel tempo a condividere un sorriso e una tazza di tè. Ecco uno dei motivi per cui mi piace questo mondo: dona serenità. Non trovate?
Ad Arlette il tè piace perché offre infinite possibilità e poi ti permette di vedere posti fantastici. Come darle torno… guardate qui le sue foto:

Arlette non ha un tè preferito, dipende da tante cose come l’umore, dal momento della giornata in cui ci troviamo…

Tea tasting, la degustazione del tè in India
Tea tasting, la degustazione del tè in India

Di una cosa è assolutamente certa: “Organic is better”, il biologico è meglio. Quando ha iniziato 20 anni fa le dicevano che era pazza (è stata la prima in Francia) ma ora anche alcune grandi aziende (ma non le multinazionali) stanno cambiando il loro atteggiamento verso la natura e le persone. Arlette si è avvicina al biologico quando aveva 17/18 anni e lavorava come volontaria in una cooperativa che aveva aperto il primo negozio bio nella sua zona, l’Alsazia. Lei ha sempre saputo che avrebbe voluto lavorare correttamente e così ha fatto.

In 20 anni il mondo del tè è cambiato molto in Francia. Mi ha raccontato che quando ha aperto Les Jardins de Gaïa il tè si trovava al supermercato ma non c’era la varietà di oggi. “E poi le persone ne sapevano poco, non conoscevano l’esistenza di tutte le tipologie, di quali processi interessavano queste foglie, di come si prepara il tè”. Come hanno fatto le cose a cambiare? “Grazie alle fiere, agli eventi e anche noi nel nostro piccolo facciamo cultura del tè spiegando, facendo assaggiare e mettendo tutte le indicazioni necessarie sulle etichette delle confezioni”. Ancora c’è da fare… Arlette mi ha fatto notare che ancora molto dipende dalle mode e spesso i media danno informazioni incomplete. Un esempio è il tè verde… “fa bene, ha tante proprietà ma dipende da quante tazze bevi e dalla qualità di quello che bevi. Poi tutti lo vogliono perché aiuta la diuresi ma tutto il tè è diuretico”.

Giustamente mi ha fatto notare che qualcuno si lamenta che il tè di qualità costa “ma se pensi che bastano 2 grammi per tazza e che puoi riutilizzare le foglie più volte… il tè è la seconda bevanda più economica al mondo dopo l’acqua”. Altra regola che condivido: “Less but better“, meglio poco ma di qualità.

Arlette mi ha fatto viaggiare con la fantasia… mi ha raccontato dei suoi viaggi in Cina (dove il tè migliore è riservato agli amici), in India, in Sud Africa,… del suo desiderio di realizzare un reportage fotografico per raccontare i luoghi e le persone che stanno dietro a una tazza di tè.

Non resta che chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dai profumi della bevanda più buona del mondo… al prossimo viaggio!

Ps. Se passate in Alsazia, Arlette vi aspetta nella maison de Les Jardins de Gaïa, un piccolo angolo di paradiso in mezzo alla natura con giardino zen, arredi semplici e naturali. Qui potete fermarvi a bere tè o semplicemente acquistarlo.
Les Jardins de Gaïa – www.jardinsdegaia.com
ZA – 6 rue de l’Ecluse F-67820 Wittisheim
Io solo a vederne le foto me ne sono innamorata 🙂


Pps. Dedico questo post a mia sorella… del resto si chiama Gaia 😉