5 tè a basso contenuto di teina

5 tè con basso contenuto di teina o caffeina

Attraverso Facebook mi hanno chiesto che cosa ne pensavo del tè deteinato… anni fa, mentre provavo la “dieta delle 5 tazze di tè“, ho assaggiato un tè verde deteinato. Il sapore è decisamente deludente e in più ho poca fiducia in questi processi di eliminazione, sia che si tratti di tè che di altri prodotti come lo yogurt 0,1% (che non digerisci più e forse c’è un motivo…).


Ci sono però tè che naturalmente hanno un quantitativo più basso di teina/caffeina. In fondo vi parlerò brevemente anche di come si ottiene un tè deteinato ma intanto ecco 5 tè a basso contenuto di teina con una piccola premessa: il tè verde in generale fa parte di questa categoria (matcha a parte). Si parla in media di 25mg per tazza (230ml) ma ci sono alcuni tipi di tè verde che ne contengono una quantità ancora minore…


Bancha

Questo tè tanto amato dal mondo del macrobiotico, è un verde giapponese e si tratta di un tè di qualità inferiore rispetto ad altre varietà nipponiche come il Gyokuro o il Sencha. Questo perché può essere il risultato del raccolto delle foglie inferiori (le superiori sono più pregiate e sono quelle usate per produrre il Sencha) oppure perché deriva dai raccolti estivi, di solito il terzo e il quarto.

Il Bancha è il tè che in Giappone si beve in famiglia dopo i pasti ed è consigliato anche per i bambini e i convalescenti proprio per il basso contenuto di teina. Spesso è alla base di altri tè come il Genmaicha o l’Hojicha.

Houjicha

Altro tè verde giapponese. L’Houjicha nasce dalla tostatura del Bancha o del Sencha e ha un sapore molto particolare. Anche in questo caso il contenuto di teina è basso e quindi è consigliato in ogni momento della giornata, anche ai bambini.

Kukicha

Restiamo in Giappone, terra  di tè più adatti a chi ha problemi di teina. Il Kukicha è un tè davvero unico (a me piace molto!), composto per lo più da steli. Ne esistono di qualità diverse, dalla più bassa risultante dalla lavorazione del Bancha, alle più interessanti provenienti dai migliori Sencha o dal Gyokuro. Particolarmente indicato è il Kukicha tostato con un livello di teina quasi assente.

Tie Guan Yin

La quantità di teina negli oolong sembra variare a seconda del tipo e della preparazione. Infatti secondo uno studio statunitense, la teina diminuisce all’aumentare delle infusioni (N.b. questo vale anche per le altre tipologie di tè): la prima ha una quantità di teina tre volte superiore rispetto alla seconda infusione delle stesse foglie.

Tra gli oolong, particolarmente indicati per chi ha problemi con la teina o vuole bere tè in ogni momento della giornata sono gli oolong a bassa ossidazione come il Tie Guan Yin, uno dei più famosi oolong cinesi, oppure l’Alishan di Taiwan.

Puer

È un particolare tipo di tè nero o fermentato che si può trovate in foglie, in torte, in mattonelle o in piccoli nidi. In generale questa tipologia di prodotti è caratterizzata da un basso contenuto di teina e, considerata la loro efficacia nel favorire la digestione, sono particolarmente consigliati dopo cena.

Tè deteinato

Come si fa a eliminare la teina dal tè? Si usano dei solventi. Il più usato è il cloruro di metilene, ma si può usare anche l’acetato di etile o l’anidride carbonica.


Il tè deteinato mantiene le stesse proprietà? Sembra che contenga una quantità minore di antiossidanti ma nessuno lo sa ancora con certezza. A questo proposito vi rimando a un interessante articolo sul sito BerkeleyWellness.com, portale realizzato in collaborazione con l’università della California.


Fonti: www.nippon-tea.co.jp; www.myjapanesegreentea.com; Il piacere del tè; Tea Sommelier di Gabriella Lombardi e Fabio Petroni.