Scoperto il tè più antico del mondo

Scoperto in Cina il tè più antico al mondo

Da piccola volevo fare l’archeologa, partire per l’Egitto, tradurre geroglifici e scoprire tombe di antichi faraoni. Poi ho pensato che probabilmente era già stato scoperto tutto e non mi sarei divertita molto. Bè, mi sbagliavo e la notizia non viene dalla mia amata valle del Nilo ma dalla Cina!



Alcuni archeologici dell’accademia cinese delle scienze hanno trovato nella ricchissima tomba dell’imperatore cinese Jingdi, morto nel 141 a.C. È il più antico al mondo.

La scoperta risale agli anni ’90 ma solo ora, grazie alle analisi scientifiche, si è capito quelle foglie erano proprie foglie di tè. L’imperatore doveva essere un grande appassionato della millenaria bevanda per volerla portare con sé anche nell’Aldilà… In più si tratta di un tè composto da soli germogli quindi piuttosto pregiato.

Questa notizia ci permette di dire ora con certezza che i nobili cinesi bevevano tè già 2150 anni fa. La leggenda vuole che sia stato l’imperatore Shen Nung a scoprire il meraviglioso liquore nel 2737 a.C. Amava bere acqua tiepida ma un giorno il vento fece cadere alcune foglie nel liquido. L’imperatore sorseggiò la nuova bevanda e si accorse di quanto fosse deliziosa.

Una della prime testimonianze scritte sul tè, nonché il più antico saggio in assoluto sulla bevanda, è Il canone del tè di Lu Yu datato tra il 758 e il 761 d.C.

Jingdi, l’imperatore che amava il tè

JingdiChi era Jingdi, l’imperatore che ha voluto essere sepolto con il tè? Apparteneva alla dinastia Han ed è stato una figura importante nella storia cinese. Ha governato l’impero in modo illuminato e liberale, cercando di migliorare le condizioni di vita della popolazione, per esempio riducendo le tasse.

L’imperatore è morto nel 141 a.C. Il suo corpo è stato deposto in una cassa di legno insieme agli oggetti che avrebbero potuto essere utili anche nella vita dopo la morte. Tra questi, il tè.

La tomba di Jingdi si trova a Xī’an, nel cuore della Cina e si può visitare come spiega anche la Lonely Planet.

Concludiamo con la dichiarazione del professore Dorian Fuller, direttore de International Centre for Chinese Heritage and Archaeology a Londra:

“The discovery shows how modern science can reveal important previously unknown details about ancient Chinese culture. The identification of the tea found in the emperor’s tomb complex gives us a rare glimpse into very ancient traditions which shed light on the origins of one of the world’s favorite beverages”

 

Nb. La foto in copertina è un esempio di tè cinese Gunpowder, non corrisponde al tè trovato nella tomba di Jingdi!



Fonte: The Indipendent