Tea Trends, 5 tendenze dal World Tea Expo 2017

Si è da poco concluso il World Tea Expo 2017, una fiera sul tè (ma anche un luogo d’incontro) tra i più famosi e trendy al mondo. Nei giorni scorsi vi ho raccontato la mia esperienza, le mie emozioni e che cosa mi è piaciuto di più di questo grande evento.


Oggi invece vi segnalo i tea trends, le tendenze che ho osservato durante i due giorni che sono stata in fiera.

Nuove provenienze al World Tea Expo

A fianco dei grandi Paesi in cui tradizionalmente si produce tè, come Cina, Giappone, Taiwan, Sri Lanka e India, ho scoperto nuove provenienze. Alcune note, altre molto meno.

Vari espositori provenivano dalla Corea del Sud. Molti già conosceranno e ameranno i tè (in particolare verdi) di questa nazione orientale, ma la questione non è per tutti così scontata. Il fatto che ci fossero tanti stand dedicati secondo me è un segnale, un desiderio di far conoscere i propri prodotti al mondo intero. Se volete approfondire la storia del tè in questo Paese vi consiglio il libro Korean Tea Classics.

Era poi presente il Kenya, il Laos, il Nepal, la Colombia e la Nuova Zelanda. Mi soffermo su questi ultimi due Paesi.

Colombia

Abbiamo visto che si produce tè nell’America del Nord (California e non solo… peccato non essere arrivata in tempo per la conferenza sul tè hawaiiano!) ma ho potuto toccare con mano anche quello prodotto nell’America del Sud. In Colombia, nella zona montuosa di Bitaco, nel Sud Ovest del Paese, dal 2013 si coltiva tè.

Il marchio è Bitaco (appunto) e producono quattro tipi di tè nero, due di tè verde e alcuni tè aromatizzati.

Dal 2013 in Colombia si produce tè

Nuova Zelanda

La storia di questa piantagione, a coltivazione biologica, ha inizio nel 1996. Si trova vicino a Hamilton, nel nord del Paese. Si chiama Zealong. Mi hanno detto che viene usata una cultivar impiegata per gli oolong e con questa in nuova Zelanda si producono un tè nero, un tè verde, oolong con gradi diversi di ossidazione e tè aromatizzati.

Pensate che ci lavora anche una ragazza italiana ma non era presente al World Tea Expo.

Tè viola: dal Kenya con amore

Grande curiosità dell’edizione 2016 del World Tea Expo. Anche quest’anno il tè viola prodotto in Kenya, nella Rift Valley (Sud Ovest), è stato uno dei grandi protagonisti. Perché? Perché loro dicono che sia proprio una nuova tipologia di tè. Non solo viene usata una cultivar particolare, proveniente dall’India, ricca di pigmenti viola (antocianine) ma dicono di aver studiato un modo diverso di lavorare le foglie. Queste vengono fatte appassire (per mantenere la pigmentazione), cotte in padella, rullate e poi essicate a due diverse temperature.


Il tè viola del Kenya presentato al World Tea Expo

Nella foto: Boaz Katah, manager della cooperativa, e Bhavin Shah, chief operating officer dell’International Tea Importers

Altro motivo è il fatto che questo tè dà lavoro a una piccola cooperativa di piccoli agricoltori kenyoti che cercano di svincolarsi dalle logiche del grande mercato del tè nero e di creare un prodotto di qualità, a foglia lunga, unico al mondo.

Travel Mug per tutti i gusti

Altro grande tea trend del World Tea Expo sono le travel mug e i thermos per portarsi il tè ovunque noi siamo. Tantissime sono in vetro ma ne esistono anche in ceramica, alluminio, ecc…

C’erano marchi famosissimi come Bodum, proveniente dalla Germania, ma conosciuto in tutto il mondo, e altri che non avevo mai sentito.

In particolare, mi hanno date da provare due travel mug, una di The Tea Spot (ogni mattina, tra l’altro, questo brand organizzava una seduta di yoga prima dell’inizio della fiera) per tè e infusi e una specifica per il matcha firmata Libre Tea.

Libre Tea ha creato una travel mug apposta per il matcha

Tea to go: alla ricerca della praticità

Le cerimonie del tè e i rituali attorno a questa bevanda affascinano sempre. Al consumatore americano (e non solo) piace però anche qualcosa di pratico. Ecco che allora negli ultimi anni stanno arrivando sul mercato nuovi strumenti di fruizione.


Vi avevo parlato del tè in cristalli di Pique Tea e al World Tea Expo ho trovato altri prodotti simili. Tè in polvere, di solito biologici, che si sciolgono velocemente in acqua calda o fredda. Secondo me, possono essere molto interessanti soprattutto quando si è in viaggio. In più in giro ci sono prodotti di qualità buona, come l’hojicha che mi ha fatto provare un produttore giapponese e il Cusa Tea.

Cusa tea, il tè in polvere, al World Tea Expo

In sintonia con l’idea di praticità e velocità senza perdere troppo in qualità è l’idea di Teforia. Di che cosa si tratta? È una specie di infusore, una macchina che, a seconda della miscela scelta, modifica la temperatura e il tempo di infusione delle foglie. È un modo interessante per combinare tradizione e nuove tecnologie.

Man mano si punterà sempre più a una maggior personalizzazione della preparazione.

I tè attualmente disponibili sono: Darjeeling (FF e SF), Dragon Tea oolong, Daybreak (tè nero), Dream of Iris tea (oolong), Earl Grey, Formosa tea (oolong), Frost Dragon Tea (oolong), Genmaicha, Golden Nectar Tea (tè giallo), Heart Dragon Tea (oolong), Hidden Summit Tea (oolong), Hojicha, Iron Age of Wisdom (tè nero), Jade Dragon (oolong), Chai tea, San Lin Xi Mountain Dragon Tea (oolong), Sencha, Siren Song Tea (oolong), Velvet Rubies Tea (tè nero), Wild Centennial Tea (oolong) più varie tisane come quella alla menta.

Durante il World Tea Expo, Allen Han, Ceo e fondatore di Teforia, mi ha mostrato come funziona questo nuovo prodotto.

Matcha come se non ci fosse un domani

A proposito di tè solubili, il matcha era ovunque al World Tea Expo 2017. Sia nella versione “premium”, protagonista di cerimonie del tè, che nelle versioni classiche, spesso e volentieri mono dose per essere preparato ovunque e comunque.

Quello che mi ha stupito è che non c’era il matcha declinato in prodotti diversi. C’erano due stand di cioccolati al tè e basta. In Italia avremmo avuto sicuramente più offerta in questo senso visto che già possiamo trovare di tutto, dal gelato ai panettoni (Tea in Italy), passando per l’uovo di Pasqua (Qualcosa di tè).

Comunque il matcha e il matcha latte piace e, tornata a Los Angeles ho fatto uno studio sull’argomento di cui vi parlerò presto. Per ora, Bye Bye Las Vegas!

 

Ps. C’è qualche distributore in ascolto? Ho dei contatti interessati al mercato italiano… scrivetemi a info@justafiveoclocktea.com


Foto: Five O clock

Commenti

  • Ma che bella notizia!! Sono proprio contenta 🙂 Il mio ha già tre anni e non ha mai dato un segno di mancamento, un problema… spero duri altrettanto perché mi trovo molto bene!

  • Alessandra

    Recupero la lettura dei tuoi ultimi post e ti immagino lì, con le stelline negli occhi tipo anime giapponese che non sa da che parte girarsi e guardare talmente tante le cose da scoprire e testare. Quanto meno, per me sarebbe così (se è stata fibrillazione al festival di Bologna figuriamoci qui a Las Vegas). Il tè viola per me è una novità assoluta e, non so perchè, mi ispira una sorta di poetic vibes. Tra l’altro il brand Bodum lo conosco perchè il mio bollitore di casa è proprio di quella marca e mi trovo bene: di design ma non troppo sfacciato e molto valido; bollitore che porterò e lascerò in ufficio visto che l’altro giorno il mio bollitore storico (riportato a casa dopo l’anno di studio in UK) mi ha lasciato, tra l’altro un Philips. E così ne ho approfittato per acquistarne uno nuovo. Mi ricordavo il tuo post sui bollitori… ho fatto una ricerca, una cernita e avallata dalla tua personale recensione ho preso quello che hai anche tu, anche perchè con le temperature mi sono sempre arrangiata. Quindi così come si evolve il mercato teino, mi evolvo anch’io ^_^ Non vedo l’ora di leggere delle tue ricerche in quel di LA.

  • Sorrido mentre leggo il tuo commento e ricordo quelle giornate… è vero, non sapevo dove girarmi e il primo giorno assaggiavo di tutto e così ho provato l’effetto del “tea drunk” ahah Poi mi dirai del bollitore… io lo uso da quasi tre anni e mi trovo bene, non ho mai avuto un problema (per ora)! Di certo avere le temperature pre-impostate è una comodità incredibile 🙂

  • Alessandra

    Bollitore nuovo? Una cannonata! Comodo davvero… poi avendo alle spalle un altro Philips, sai, sei sempre influenzata dalle precedenti esperienze. Lo sto usando da pochi giorni ma sono davvero soddisfatta! ^_^

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