Prendendo tra le mani il libro di Tyas Sōsen, The Story of Japanese Tea, e aprendolo sulla tavola dei contenuti iniziale, ci si potrebbe aspettare una lettura didascalica, a tratti impegnativa, sui vari tipi di tè giapponese e i vari cultivar nipponici. Scorrendo l’indice ci imbattiamo subito in una sfilza di nomi propri di tè, metodi di coltivazione e raccolta, fino allo stoccaggio e consigli di preparazione. Andando oltre nelle prime pagine però, ci accorgiamo che non si tratta di un semplice manuale sul tè, ma Sōsen vuole condividere qualcosa di più profondo e intimo con il lettore appassionato della preziosa bevanda…
Da adolescente sregolato a monaco
Sōsen coinvolge il lettore fin dalle prima pagine raccontando la sua storia personale, mettendo a nudo dettagli della propria adolescenza e cosa lo ha spinto a lasciare il suo Paese, il Belgio, e a trasferirsi in Giappone per intraprendere una carriera più unica che rara: quella del maestro del tè.
L’interesse cresce quando Sōsen rivela di esser stato un bambino irrequieto e un adolescente a dir poco sregolato. La scuola e le regole non facevano certo a caso suo e la ribellione adolescenziale sfocia in vari e episodi negativi. È stato l’incontro con il Kendo, l’arte marziale giapponese simile alla scherma ma che prevede l’uso di bastoni e l’uso di una maschera protettiva, a dargli una nuova prospettiva. Questa disciplina, assieme al Judo e al Karate, è stata la svolta per Sōsen, dal momento che per la prima volta ritrovava nel rigore e nello sforzo, sia fisico che mentale, una strada da seguire con una certa soddisfazione.
Le arti marziali e la via del tè
Le arti marziali sono state un punto di partenza per lo studio della cultura e della lingua giapponese, interessi che lo hanno poi portato a trasferirsi in Giappone dove ha trovato la sua vera strada e passione, quello che lui stesso chiama ‘that something’, quel qualcosa, che stava cercando da tempo: la via del tè.
L’incontro con il maestro del tè
‘Si è trattato di una vera e propria rinascita’ – afferma Sōsen durante una degustazione di tè giapponesi che ho avuto il piacere di fare nel suo tea shop a Kyoto, The Tea Crane. Sōsen oggi ha le sembianze di un vero e proprio monaco. Pur avendo solo 33 anni, il suo capo rasato e il kimono gli conferiscono un’aria autoritaria, la quale viene subito smentita dal suo sorriso buffo e dal modo amichevole di accogliere le persone che entrano nel negozio con sala da degustazione e stanza per la formazione da tea master. Proprio come il suo libro: un titolo importante, The History of Japanese Tea, ma dai contenuti intimi e facili da leggere ed essere compresi anche da un lettore poco esperto nel campo del tè.
Dopo la prima tazza di tè assieme, però, ci rendiamo subito conto che siamo di fronte un ragazzo umile e al tempo stesso ambizioso. Sōsen sa bene di essere il primo belga ad aver acquisito un grado così alto di maestria del campo della cerimonia del tè, ma al tempo stesso, quando gli si chiede quanti anni ha dovuto studiare per arrivare a tale traguardo, la sua risposta è: “Sto ancora studiando”.
Il libro: la storia del tè, ma soprattutto di una passione
Consiglio vivamente questo libro innanzitutto perché è una panoramica sui tipi di tè giapponesi comprensiva di informazioni precise e dettagliate sulle cultivar, le tipologie e i metodi di raccolta e produzione. È sia utile per apprendere le prime basi sul mondo tè, in particolare nipponico, ma è anche adatto ai tanti appassionati che desiderano approfondire questo aspetto della nostra amata bevanda.
Non solo,The Story of Japanese Tea di Tyas Sōsen è anche il resoconto di un’esperienza di vita molto profonda. Contiene la storia di un giovane ragazzo che ha lasciato una parte di sé che non gli era propria per trovare la sua vera essenza ed esprimerla in quello che fa, ogni giorno, in un bellissimo rituale che noi tea lovers conosciamo bene: il rito del tè.
Dove comprare il libro The Story of Japanese Tea di Tyas Sōsen? Potete trovare il volume sul sito www.the-tea-crane.com oppure su Amazon.
Foto di Elisa Da Rin per Five o' clock (novembre 2020)
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