Dove bere tè in Sicilia: un tè nel verde

Dove bere un tè in Sicilia se amate la natura e il verde

In Sicilia (e non solo) esistono luoghi dove arte, storia e scienza si sposano creando paradisi esotici. Luoghi in cui visitatori e studiosi naturalisti si perdono inebriati tra turbinii di colori e profumi, circondati da patrimoni vegetali antichissimi. Luoghi in cui le enormi foglie rotonde di uno degli esemplari flottanti più affascinanti al mondo, la ninfea, galleggiano adagiate sullo specchio d’acqua che le ospita con amore. Luoghi in cui i sentieri sono costeggiati da imponenti e antiche collezioni floristiche. Sono questi i luoghi dove andare per bere in Sicilia la bevanda più antica del mondo: il .


Talea – Orto Botanico di Palermo

Con 170.000 turisti all’anno e coi suoi 12.000 ettari, l’Orto Botanico di Palermo rappresenta uno dei cardini attorno al quale la botanica accademica europea è cresciuta, visto che per secoli è stato il cuore degli studi nordeuropei sulla botanica. Le collezioni scientifiche che in esso vivono sono stimate in circa 12.000 specie e si dividono in tropicali, subtropicali e mediterranee. Questa grande ricchezza di piante e la monumentalità di alcune di esse attraggono cultori di biologia naturale, amanti di piante esotiche, studiosi.

Oggi l’Orto Botanico di Palermo è appellato come “il più tropicale giardino botanico d’Europa” con una delle collezioni più importanti al mondo. In questo vero e proprio museo a cielo aperto, in vaso e in terra, nelle vasche e nelle serre, si trovano specie provenienti dal Sudafrica, dal Sudamerica, dall’Australia e da altri parti del mondo. L’Orto Botanico di Palermo è un paradiso terrestre che sorprende da sempre per le sue rare piante esotiche.

In questo giardino delle meraviglie dall’aria universitaria, il tè si beve in una caffetteria nata da pochi anni all’interno della ex Serra delle felci e dal nome “Talea”. L’antico liquore si gusta caldo, freddo o a mo’ di cocktail. Una ricetta? Tè verde, cardamomo nero, zenzero, rosa. Da Talea a Palermo il tè si può abbinare a piatti salati e dolci.


In Sicilia, all'Orto Botanico di Palermo è possibile bere un tè o un cocktail al tè

Dove: Talea, via Lincoln 2 a Palermo.

Quando: dalle 9,00 alle 24,00. Per prenotazione telefonare al 333 4697455

Varietà botaniche dell’Orto Botanico di Palermo

Nell’Orto Botanico di Palermo potrete ammirare il papiro egiziano, il gigantesco Ficus magnolioide con le sue radici aeree e tabulari, il palmeto, il cicadeto più rappresentativo d’Europa, il viale con gli alberi bottiglia (Chorisia speciosa), l’albero del sapone (Sapindus mukorossi) i cui frutti contengono saponina e sono utilizzati nell’Himalaya come detergente, l’albero di caffè, il boschetto del bambù, il monumentale Sangue di drago, la pianta della soia, il nespolo del Giappone, l’albero del cotone (Gossypium), la Carica papaya, la canna da zucchero, la mimosa sensitiva, il loto indiano, il giardino di piante officinali, le piante primitive (fossili viventi), le ninfee con le loro fioriture policrome rendono questo giardino mirabile dal punto di vista botanico e paesaggistico.

Parco Paternò del Toscano di Catania

Immersi in un’oasi di verde di ampiezza pari a circa 3 ettari, il giardino privato Parco Paternò del Toscano alle pendici dell’Etna (Sant’Agata Li Battiati, in provincia di Catania) possiede diverse specie di piante, alcune delle quali rare, macchiettate da profumatissimi fiori dai colori brillanti. Creato negli anni ’50 da Ettore Paternò del Toscano (appassionato botanico e precedente paesaggista dei giardini Valtur siciliani, pugliesi e calabresi), il parco è diviso in due zone suggestive con piante dall’aspetto singolare: la zona con flora mediterranea e quella con varietà botaniche subtropicali. Questo eden dai tanti profumi e dalle mille sfumature di verde racconta la storia e l’identità del territorio etneo su cui si è sviluppato, crescendo sulla porosa e cocente pietra lavica originata dalla eruzione del 1440. Dunque, fra le rocce laviche si innalzano specie arboree che fioriscono rigogliose.

In questo paradiso esotico e insieme mediterraneo dall’aria nobiliare, il si sorseggia romanticamente sul bordo dello stagno sbirciando lo sbocciare delle folgoranti ninfee, lungo la saia (antico sistema idrico in terracotta per il deflusso delle acque), ascoltando l’acqua che scorre a mo’ di cascata, sui divani maiolicati, nella serra con le piante aromatiche coltivate utilizzando la tecnica acquaponica con la vasca coi pesci rossi.

In Sicilia, a Catania si può bere un tè al Parco Paternò del Toscano

Dove: Parco Paternò del Toscano, via Roma 61 a Sant’Agata Li Battiati (Ct).


Quando: domenica con prenotazione. Gli altri giorni il giardino è visitabile solo su prenotazione per gruppi di minimo 8 persone prenotando al 335 5387858 oppure al 348 3308910

Varietà botaniche del Parco Paternò del Toscano

Con un’altitudine di 350 metri, il giardino ospita platani, carrubbi, il cucchiaio del deserto (Dasylirion), la Opuntia cilindriformis, 42 varietà di palme tra cui quella nepalese e la blu messicana, l’Aloe sudafricana, l’alloro, i lecci, i mirti, i melograni, i pistacchi, la macrozania e tante altre varietà provenienti dal Venezuela, da Madeira, dal Madagascar, dalle Canarie, dal Messico, dall’India. Integrate armoniosamente a queste e altre specie, si possono osservare pure piante in via d’estinzione, quali la Dioon e la Oreopanax e piante non commercializzabili, come la Encephalartos. La Araucaria bid willy, con le sue pigne giganti, e il profumatissimo Calycanthus completano la ricchezza biologica di questo luogo incantato.

Il Parco Paternò del Toscano è inserito nella guida ufficiale dei giardini italiani, la Garden Route, e fa parte della Apgi, l’Associazione Parchi e Giardini Italiani. È, inoltre, vincolato dalla Soprintendenza regionale per i Beni Culturali e Ambientali ed è stato dichiarato bene di interesse storico-artistico.


 

Foto di Marella Pappalardo per Five o' clock

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