Dicevamo qualche giorno fa che i tipi di tè sono tanti. Il tè nero, verde e bianco sono quelli più comuni e diffusi ma non sono gli unici.
C’è l’oolong, una via di mezzo tra la variante nera e quella verde perché subisce una fermentazione parziale e le foglie sono verdi con dei riflessi rossi. Bel mix, eh? Il sapore è intenso e l’aroma può ricordare alcuni tipi di legno o frutti secchi. I più famosi sono i Formosa Oolong e il Ti Kwan Yin.
Il tè aromatizzato è, invece, un’idea europea. Alla base ci possono essere foglie nere, verdi o bianche a cui poi vengono aggiunti aromi, fiori o frutti. L’Earl Grey, per esempio, è un tè nero aromatizzato al bergamotto. A Taiwan

si mettono le foglie del tè in bucce d’arancia svuotate, essiccate al sole, affumicate e infine passate in forno. Il tè così prodotto viene chiamato Suan Hsiang Tsu e si prepara facendolo bollire con sale e zucchero.
Dalla Cina viene il tè pressato, particolare perché subisce una lavorazione a vapore in stampi di legno. Questo metodo serviva all’inizio per trasportare il tè in modo più comodo. Oggi si può trovare a forma di nido, di mattonelle, in palline o in tazze. Il più diffuso è il Pueh che secondo i cinesi ha molte proprietà curative, per esempio è utile per la digestione e il colesterolo alto.