Il tè? Meglio farselo da sè

Secondo un recente studio presentato al Congresso dall’American Chemical Society, il tè in bottiglia ha un contenuto di polifenoli inferiore rispetto a una tazza appena preparata. È la prima volta che si fa una simile ricerca.


I ricercatori hanno comprato sei tipi diversi di bottiglie della nostra bevanda preferita. Hanno esaminato i liquidi e hanno scoperto che in  gli antiossidanti erano pochi, quasi assenti in tre casi. «In mezzo litro dei prodotti che abbiamo analizzato si trova una quantità di polifenoli variabile da 3 a 81 milligrammi. Una tazza media di tè verde o nero può contenere dai 50 ai 150 milligrammi di polifenoli: significa che in qualche caso, per ottenere l’equivalente in polifenoli di una tazza di tè appena preparato, bisognerebbe bere 20 bottiglie di tè» spiega l’autore dell’indagine, Shiming Li.

Bisogna però sottolineare che Shiming Li, lavora in un’azienda biotecnologica statunitense che si occupa di  prodotti dietetici e che sta per lanciare sul mercato un tè nero che si dichiara ricchissimo di polifenoli. Una pura azione di marketing? Forse sì o forse non solo. Nel senso che si è notato che, da quando le ricerche scientifiche hanno dimostrato le proprietà benefiche della bevanda, il consumo di tè è aumentato.

Un’altro problema della bevande in bottiglia è che, spesso, sono piene di zucchero e ne modificano il sapore. Io allora faccio così: preparo il tè, tenendolo in infusione qualche minuto in più e lo lascio raffreddare. Lo metto in una bottiglietta o in borraccia e me lo porto in giro 🙂 alcuni hanno un ottimo sapore anche da freddi, altri, soprattutto quelli non aromatizzati, stanno meglio con un cucchiaino di zucchero.

Comunque, il tè in bottiglia non è che faccia male, è solo che non ha tutti quei benefici che si crede… se vi piace continuate a berlo ma sorseggiate ogni tanto anche una buona tazza di tè ‘fai – da – te’ 😉


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