Tè verde giapponese: Bancha

Scopri come nasce e quali sono le proprietà del tè bancha

Il Bancha è sicuramente uno dei più famosi tè giapponesi. Si riconosce per le sue foglie verde chiaro, dalla forma appiattita (molto diverse rispetto a un Sencha, per esempio) e per il suo sapore delicato. In Giappone si beve anche a tutto pasto, al posto dell’acqua, oppure alla fine, per favorire la digestione.


Come nasce questo tè? Come è caratteristico dei tè giapponesi, le foglie vengono cotte a vapore per prevenirne l’ossidazione. Questo procedimento dona sentori di spinaci, bietole, alghe. In particolare il Bancha può essere definito “cugino” del tè Sencha giapponese. La coltivazione avviene nello stesso modo (a differenza del Matcha, per esempio) e così la successivazione lavorazione. È la scelta delle foglie che porta a due risultati diversi. Che cosa significa? Le foglie di qualità inferiore, non adatte a produrre un Sencha, non vengono eliminate, ma vengono lavorate per produrre Bancha.

Questo può avvenire in due modi. Quando si tratta di Bancha migliori, più profumati e freschi, la raccolta avviene in primavera. Le foglie apicali più tenere e fresche vengono usate per il Sencha. Quelle più in basso, più larghe e mature per il Bancha. Altrimenti, per produrre questo tè si sfruttano i raccolti tardivi, di solito il terzo o il quarto, quando le foglie, non più giovani, sono poco adatte per dar vita al Sencha.

Il Bancha al palato non presenta una grande complessità di sapore, ma ha altre caratteristiche che possono renderlo interessante. Scopriamole tutte…

Come si prepara

Quando si tratta di tè verdi, non è solo importante avere prodotti di qualità ma anche saperli preparare correttamente. Altrimenti è facile trovarsi in tazza bevande dal sapore amaro e che lasciano una sensazione allappante in bocca. Ecco allora i miei consigli:

Quantità: 2,5 g per tazza (circa 250 ml di acqua) che equivale circa a 1 cucchiai e mezzo di foglie di tè
Temperatura: acqua a 80° C
Tempo di infusione: 2 minuti e mezzo – 3 minuti (non superate i 3 minuti di infusione)

I miei consigli su come preparare il tè verde Bancha

Per la preparazione orientale, come si fa tradizionalmente in Giappone, vi riporto le indicazioni della brochure del Japan Tea Export Council (Jtec):

Quantità: 3 g per persona (circa 120 ml di acqua) che equivale a circa 2 cucchiai abbondandi di foglie di tè
Temperatura: acqua a 70 – 80° C
Tempo di infusione: 1 – 2 minuti. Potete procedere a una seconda infusione più breve ovvero di 30 secondi

L’opuscolo parla anche di un altro metodo. Vi inserisco anche queste indicazioni (sperando di non farvi confusione… in caso scrivetemi!):

Quantità: 3 g per persona (circa 150 ml di acqua) che equivale a circa 2 cucchiai abbondandi di foglie di tè
Temperatura: acqua 95 – 100° C
Tempo di infusione: 30 secondi


Il Japan Tea Export Council specifica che la teina e le catechine si dissolvono più facilmente in acqua bollente. Si ottiene un tè amaro e astringente perché le catechine si sono disciolte in larga misura. Trovate uno studio su questo argomento dell’European Food Safety Authority pubblicato a marzo 2018 qui

Abbinamenti e ricette

Come vi ho accenato, in Giappone il Bancha è un tè da bere a tutto pasto quindi vi consiglio l’abbinamento con i piatti della cucina giapponese, in particolare pesce crudo, crostacei, riso e verdure. Provatelo poi la carne di pollo alla griglia.

Il bancha è un ottimo ingrediente anche per una tradizionale ricetta giapponese: l’ochazuke (oppure chazuke), il riso al tè verde. In questo caso il tè viene usato come un brodo, aggiunto alla fine, prima di servire la ciotola di riso. Se volete provare a preparare a casa questo piatto facile e appagante, ecco le mie ricette:


Ochazuke al salmone affumicato

Ochazuke veg 

Proprietà del Bancha

Veniamo alla parte che interessa tanti di voi, soprattutto quando si parla di questo tè: quali benefici ha il Bancha? Per prima cosa possiamo dire che il Bancha è uno dei tè verdi con più basso contenuto di teina ed è quindi adatto anche ai bambini o alle donne in gravidanza. Questo perché si usano foglie più mature.

Non ho trovato studi scientifici specifici sulle proprietà del Bancha. Essendo un tè verde posso rimandarvi all’articolo “tè verde: benefici e controindicazioni” che riporta quanto detto da Massimo Bonucci, specialista in oncologia medica nella Casa di cura San Faliciano di Roma e presidente Associazione Ricerche Terapie Oncologiche Integrate durante la manifestazione “Food Japan”.

Il tè Bancha è povero teina e quindi adatto anche ai bambini

Segnalo anche quanto scritto da Ricardo Caicedo di My Japanese Green Tea perché sono argomentazioni che ho ritrovato in articoli riguardanti altri tè (per esempio il tè bianco) o confrontandomi con esperti. Di che cosa sto parlando? Del fatto che le foglie più basse possono avere avere una quantità inferiore di catechine, responsabili di molte proprietà del tè verde. È il caso dei raccolti primaverili, quando le foglie più in alto coprono e fanno ombra a quelle sottostanti, usate per produrre Bancha. Dai raccolti successivi la situazione trova un nuovo equilibrio perché le foglie più basse hanno la possibilità di avere un’esposizione al sole più lunga (oltre che per produrre il Bancha si inizia a usare anche foglie superiori) quindi, il livello di catechine, è assimibile alle foglie apicali del primo raccolto, quelle usate per produrre Sencha.

Varianti: Bancha fiorito, Hojicha,…

Il Bancha è un’ottima base per creare altri tè. Forse, il più famoso in Italia, è quello chiamato Bancha fiorito, un tè aromatizzato con i fiori, in particolare gelsomino, venduto da varie aziende e negozi di tè. Ma non è l’unico, anzi…

In Giappone si possono preparare con il Bancha altri due tipi di tè: l’Hojicha, che non è altro che Bancha tostato e il Genmaicha, ovvero Bancha miscelato con riso tostato. Quest’ultimo può essere prodotto anche con il Sencha e quindi avremmo a che vedere con un tè di qualità e costo superiore.

Se di fianco alla parola Bancha trovate un’altra scritta, come Ujitawara, Mimasaka, Kagoshima, ecc è perché viene specificata la zona di produzione.

 

Foto: Carlotta Mariani per Five o' clock (2018)

Fonti: myjapanesegreentea.com; Japan Tea Export Council (Jtec); public.oed.com; Il piacere del tè di Davide Pellegrino; Tea: A User’s Guide di Tony Gebely


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