Cucina araba

Il tè e il caffè sono le bevande più bevute nel mondo arabo. Quello nero è diffuso ovunque e si beve con lo zucchero, a volte con l’aggiunta di spezie ma mai con latte o limone.


Il tè verde è praticamente la bevanda nazionale del Marocco, detto, per questo, “il whisky marocchino”. Viene preparato con la menta fresca e gustato in ogni momento del giorno (tranne che durante i pasti) da tutte le classi sociali. Sembra che sia stato introdotto durante il regno di Moulay Ismail (1672 – 1727) che teneva prigionieri 69 cittadini inglesi. La regina Anna avrebbe quindi inviato al sultano delle “fontane a tè” di rame e del tè per addolcirne il cuore. La diffusione massiccia, però, risale alla guerra di Crimea del 1854 quando il blocco del Baltico impedì all’Inghilterra di vendere le preziose foglie ai Paesi slavi. Le teiere e le scatole che contengono gli ingredienti (foglie, menta e zucchero) sono argentanti e lo stile ricorda proprio l’argenteria inglese del Settecento.

Ecco ora una ricetta semplice da abbinare al tè marocchino:

Ghribiynet Qsentena

(Dolcetti di Costantine)

1 kg di farina;

250 g di burro;

300 g di zucchero a velo

Lasciate ammorbidire il burro poi lavoratelo in un recipiente finché non diventa malleabile. versate lo zucchero poco alla volta e continuate a impastare. Dovete ottenere una crema leggera. Aggiungete lentamente la farina e lavorate con le mani. Ungete una teglia e scaldate il forno a 100° C. Intanto, dividete l’impasto in piccoli coni appiattiti. Disponeteli sulle teglia e cuocete per 20 minuti. devono rimanere bianchi.


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