Il tè delle cinque

Il tè del pomeriggio secondo Mary Cassat


Ho iniziato questo blog dicendo che sarebbe stato aggiornato sempre alle 17 come la tradizione inglese insegna… ecco, ma come è nata questa abitudine?
Incredibile ma vero, la “colpa” è di una portoghese: Caterina di Braganza. Figlia del re di Portogallo, andò in sposa a Carlo II d’Inghilterra del 1662 e fu lei a introdurre l’usanza del tè.

Si dice, però, che fu Anna, settima duchessa di Bedford, ad “inventare” l’usanza del tè del pomeriggio, all’inizio del XVIII secolo. Prendere il tè tra le quattro e le cinque serviva ad alleggerire i morsi della fame tra pranzo e cena (concordo!!!).

Il successo di questa trovata è stata favorita da un’altra esperienza culinaria, quella del Conte di Sandwich. Pensò di mettere una farcitura tra due fette di pane e inventò il sandwich! Queste due nuove abitudini diedero il via a tanti incontri sociali e crearono una tendenza che ancora oggi influisce sul nostro modo di pensare al Regno Unito.


Tradizionalmente, un “Five ‘O Clock Tea” presuppone una tazza di tè con latte e zucchero accompagnata da tramezzini vari, panini, torte e paste particolari come la “Battemberg” (http://bronmarshall.com/?p=99) o la “Victoria Sponge” (http://cuocavvenente.blogspot.com/2009/10/victoria-sponge.html).
Oggi, gli inglesi trascorrono questa pausa nei saloni di alcuni grand hotel, nei caffè o nei Tea shop.

Commenti

  • Gianni

    Sono le 17,11 ed anche se non ho davanti una fumante cup of tea quale miglior momento per sedersi un attimo e conversare…
    Indubbiamente è affascinante vedere come il “vaso” abbia favorito a volte il nascere ed il rafforzarsi di tradizioni e come queste siano “migrate” da un popolo all’altro superando barriere e distanze incredibili…pensiamo al pomodoro ed ancor di più alla patata, frutti del Nuovo Mondo che hanno finito per radicarsi in alcuni paesi della vecchia Europa ed hanno poi determinato usanze e storie.
    Già se la patata non fosse giunta agli Irlandesi dall’America ed il tubero non fosse divenuto il re delle loro tavole forse non ci sarebbe stata la terribile carestia del XIX secolo e la conseguente grande migrazione degli Irlandesi in terra Americana… ancora una volta la storia dell’umanità è stata influenzata da un vegetale…
    Quanto zucchero.?……

  • Ivano Pasqualino

    il mio sogno è diventare il Conte di Schiscetta….

  • Bertu

    Il Conte di Sandwich…
    AHAHAHAHAHAH

    Pena al giorno d’oggi… il figlio del conte di sandwich quanto viene preso in giro ahahah

    p.s. sono proprio stupido!

  • weird81

    Ecco un’altra prova del fatto che Mourinho non rappresenta degnamente i portoghesi e che tutti dovrebbero ricordare più spesso Pessoa, de Olivera e questa Caterina di Braganza

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