Le prime notizie sul tè arrivarono nel 1567 grazie a due viaggiatori russi di ritorno dalla Cina. Solo all’inizio del Seicento, però, che la bevanda arrivò nella corte dello zar Michail Romanov come dono di una delegazione cinese e ci mise una cinquantina d’anni a diffondersi. Nel 1689, dopo la definizione dei confini tra i due imperi, la Cina iniziò a portare le foglie del tè in Russia attraverso il lungo viaggio di carovane di cammelli.
Nel XIX secolo venne introdotto il samovar (che significa, “bolle da solo”), un recipiente di metallo, già usato dai Mongoli, in cui si può mantenere l’acqua calda per preparare in ogni momento il чай (tè in russo).
Ai russi piacciono gusti molto forti. Per addolcire il sapore, spesso si beve l’infuso tenendo in bocca una zolletta di zucchero o un cucchiaio di marmellata. Il tè può essere servito anche con fettine di limone o di arancia.