Il tè nel deserto

La locandina del film di Bertolucci

Il tè del deserto di Paul Bowles è uno dei tanti esempi di come il possa essere un argomento estremamente trasversale.


Paul Bowles è nato cent’anni fa a New York ed è stato un grande scrittore e compositore statunitense. Dopo un viaggio nel Nord Africa, si trasferisce a Tangeri dove diventa punto riferimento dei nord americani nel Mediterraneo, da Truman Capote ai rappresentanti della Beat Generation.

La prima opera scritta dopo lo spostamento a Tangeri è Il tè del deserto. È la storia di una coppia di americani e di un amico che nel secondo dopoguerra si trasferiscono sulle coste mediterranee del continente africano e li scoprono un nuovo mondo tra le dune del Sahara, intrighi e seduzioni.

Dal libro Il tè del deserto, nel 1990 Bertolucci ha tratto un film in cui recita lo stesso Bowles. Il regista ha potuto contare sulla collaborazione di Mano Dayag, leader politico e portavoce dei Tuareg, una popolazione africana che vive nomade nel deserto.

Un altro popolo nomade di questa zona arida è quello dei beduini. Sotto una loro tenda nella penisola del Sinai una mia amica ha gustato un tè che ha definito «una meraviglia!». Foglie di tè nero, salvia e cardamomo… tre semplici ingredienti per una bevanda che, anche se ci manca l’atmosfera e l’aria calda del deserto, si può fare tranquillamente a casa per sognare un po’ 🙂


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