Lingue di gatto al tè matcha

Lingue di gatto al tè verde matcha

La prima volta che ho assaggiato questi biscotti, le lingue di gatto al tè matcha, venivano da Parigi, da un negozio del Palais Des Thes, la famosa maison francese di tè.


Buonissime! Allora ho deciso di provare a farle in casa e ho scoperto che sono pure facili da fare.

Le lingue di gatto sono biscotti sottili, friabili, semplici, a base di farina, zucchero a velo, burro, uova e, nel nostro caso, tè matcha, ingrediente che garantisce un sapore e un colore unico a questi dolcetti, perfetti per un Afternoon Tea (magari in compagnia di una gatto).

Ricetta del lingue di gatto al tè verde matcha
Vuoi che un gatto non venga ad annusare le sue lingue? ©Five O clock

Lingue di gatto al matcha

1/2 cucchiaio da minestra di matcha (cooking matcha. Se siete sensibili a caffeina/teina diminuite la dose)

120 g di farina

125 g di zucchero a velo

125 g di burro


3 albumi*

Per preparare le lingue di gatto al matcha, versate in una ciotola il burro e lasciarlo ammorbidire a temperatura ambiente.

Unite lo zucchero a velo e la polvere di matcha e amalgamate per cercare di ottenere un composto il più omogeneo possibile.


Aggiungete la farina e gli albumi (vedi asterisco in fondo) e mescolate.

A questo punto, con l’aiuto di una sac a poche, formate delle strisce di impasto su una teglia foderata di carta da forno. Per un risultato bello vi consiglio di creare dei bastoncini sottili, circa mezzo centimetro di spessore, e di distanziarli bene perché in cottura la pasta si allarga.

Cuocete in forno per 10 minuti a 200° C.

Lasciate raffreddare e le vostre lingue di gatto al matcha sono pronte. Vi consiglio di servirle con un tè verde giapponese o con una tazza di tè nero aromatizzato ai frutti di bosco.

*Vi suggerisco un trucco per i tuorli: invece di buttarli via, congelateli mettendoli nelle vaschette per il ghiaccio. Per una ricetta, come la crostata, potreste aver bisogno solo dei rossi d’uovo e in questo modo potrete recuperarli. Io ho provato e vi garantisco che funziona!

Styling: Five O clock – Foto: Andrea Montebelli