Il tè in laboratorio

La pianta del tè contiene tantissime sostanze. L’elenco e lo studio completo è contenuto nel libro “Il tè – verità e bugie, pregi e difetti” di Gianluigi Storto, edizione Avverbi. Leggi l’articolo di Gianluigi Storto sulla teina e i suoi effetti qui


Vediamo insieme quelle più comuni:

Teina/caffeina

La caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè (dove è chiamata teina), cola, guaranà e mate, e nelle bevande da esse ottenute. Teina e caffeina sono quindi la stessa cosa. Ecco perché nei deteinati dei Paesi anglosassoni c’è semplicemente l’indicazione “caffeine free” e non “theine free”. La teina è stata scoperta da Henry Oudry nel 1827. Dieci anni dopo, Gerald Mulder scoprì che la teina agiva più lentamente ma con un effetto più lungo rispetto alla caffeina perché stimolava senza eccitare il sistema nervoso. Il tè verde, soprattutto il gunpowder, ha il minor quantitativo di teina (61 mg circa a tazza contro contro i 100 mg del tè nero) e può essere tranquillamente bevuti anche da chi ha problemi di insonnia.

Catechina : presente soprattutto nel tè verde,  è un antiossidante. Si trova anche nel vino e nella frutta.

Teobrimina : è un alcaloide (una sostanza organica) presente anche nella pianta di cacao. Svolge un’azione stimolante, di azione  (infatti, mai bere il tè se vi aspetta un lungo viaggio o una lunga riunione ;-)) e vasodilatatrice.

Teofillina : è un altro alcaloide e fa parte dei composti azotati basici prodotti da alcune specie vegetali. Contenuto in parte anche nel caffè, agisce sul sistema nervoso come eccitante.

Floruro : è uno ione presente nei minerali (ad esempio, la fluorite) oppure disciolto in basse concentrazioni nell’acqua, nel tè e nelle alghe.

Le foglie di tè contengono anche molte vitamine, soprattutto del gruppo B… meglio di così?