Il tè di Natale è il protagonista di questo periodo dell’anno e di molti dei nostri regali. È un classico e alla fine non si sbaglia (quasi) mai (vi ho raccontato come scegliere un regalo per veri tealover qui). Dico “quasi” perché alcuni preferiscono tè puri e alcuni non amano le spezie. Il tè di Natale è infatti spesso un tè speziato che può ricordare il classico Chai indiano. Negli ultimi anni però c’è qualcosa di più.
Tè di Natale: la ricetta
Ogni azienda e ogni negozio ha una sua ricetta e questa viene spesso cambiata di anno in anno. A volte anche più di una con basi diverse, dal tè nero al tè verde fino al tè bianco. Non esiste quindi una ricetta codificata ma un mood, un’emozione che riprende i profumi e i sapori del periodo. Spazio quindi alle spezie (come abbiamo detto), agli agrumi ma anche ai frutti tropicali e ai boccioli di fiori. Di solito sono comunque miscele dolci e molto aromatiche.
Potete comprare il tè di Natale già pronto o prepararlo a casa. L’anno scorso vi avevo dato la ricetta della tisana di Natale per esempio.
Oggi però mi chiedo: come è nato il tè di Natale? Forse è una domanda a cui è impossibile rispondere ma ho comunque deciso di fare delle ricerche.
Tè di Natale: la storia
Secondo il sito iFood.tv bisogna ricollegare la nascita di questa tradizione con la diffusione del Tea Party come appuntamento mondano in età vittoriana (1837 – 1901). Ricordiamo, tra l’altro, che è stato proprio in questo periodo (attorno agli anni ’40 dell’Ottocento) che la duchessa di Bedford ha trasformato l’Afternoon Tea in quello che conosciamo oggi: un piccolo pasto con piatti dolci e salati accompagnati da una tazza di tè nel tardo pomeriggio (tra le 16 e le 18).
Il tè protagonista dei Christmas Tea Party in età vittoriana veniva aromatizzato con ingredienti che davano una sensazione di calore, come lo zenzero o la cannella. Le spezie tra l’altro sono tradizionalmente presenti nei dolci inglesi di Natale come il Christmas Pudding o il Mince Pie.
Secondo il sito Npr il tè di Natale e i Tea Party delle feste sono anche legati ai problemi di alcolismo della classe operaia. Nell’Ottocento erano tanti i lavoratori che passavano il Natale al pub sperperando il proprio stipendio in alcolici e giochi d’azzardo. Nella prima metà dell’Ottocento il Temperance Movement iniziò allora a organizzare delle feste per i lavoratori, soprattutto il giorno della vigilia di Natale, sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Il movimento si ispirò al rito degli Afternoon Tea tanto in voga tra l’élite britannica. E mentre bevono il tè, i padri di famiglia ascoltavano discorsi contro le bevande alcoliche e le testimonianze di ex alcolisti.
Tè di Natale: dove si compra
Come abbiamo detto prima, tutti i negozi e le grandi aziende hanno un proprio tè di Natale. Dai dati delle ricerche di Ubersuggest, in Italia molti cercano quello di Neavita (hanno carinissime confezioni a forma di palla di Natale!) e dell’Erbolario, che però non vende tè, al massimo prodotti cosmetici a base di tè.
Secondo Google, nel resto del mondo le ricerche fatte con la parola “Christmas Tea” vengono associate a English Tea Shop, Twg Tea e David’s Tea. Il Regno Unito è il Paese con un volume di ricerche maggiore, in particolare il Galles è interessato a questa tradizione. Twinings, Harrogate e Harrods sono i brand con più ricerche.
Foto: ©Five O clock Nella foto uno dei tè di Natale 2016 di Dammann Frères. Si tratta di un tè nero con note di arancia, ananas e maraschino. Il tè è stato offerto da Dammann Frères