5 tisane da bere in montagna in primavera

Quali sono le tisane di montagna tipiche della primavera e quali proprietà hanno?

La montagna in primavera è il luogo ideale per tisane, infusi e decotti. La prima cosa da fare, ancor prima di sorseggiare dalla tazza qualche intrigante pozione, è di conoscere la distinzione fra le tre tipologie (vedi qui). Assimilata la teoria possiamo avventurarci fra prati e boschi alla ricerca degli ingredienti.


Il primo rumore della primavera in montagna è quello della neve che si scioglie. Dapprima è un gocciolare appena percettibile che si trasforma, nelle ore centrali, in un vero e proprio ruscello che scorre ovunque. L’erba della passata stagione inizia a emergere dalla coltre bianca e con il passare del tempo lascia posto alla nuova erbetta fresca, verde brillante, che sarà accompagnata da fiori ma anche da molti altri incredibili doni della natura, spesso e volentieri protagonisti delle nostre tisane. In montagna, l’universo delle infusioni fa subito tornare alla memoria il sapore dei tempi passati, la ricerca lenta e saggia delle erbe selvatiche e il loro impiego per dare sollievo ai piccoli malanni.


Vediamo allora alcuni ingredienti, tipicamente di montagna, che potete trovare in tisane, infusi e decotti per regalarvi alcune conoscenze e anche l’atmosfera dell’aria frizzante e profumata delle Alpi in primavera ed estate!

Infuso di frutti di bosco

Sono i protagonisti degli infusi dal sapore montano, gli immancabili in ogni dispensa! Con lamponi, mirtilli e rosa canina si può dare vita a un infuso che aiuta contro la tosse.

Tisana alla genziana

In questo caso stiamo parlando della radice della genziana ed è necessario dirvi che la raccolta in natura è assolutamente vietata (legale ne è l’acquisto da chi la produce!). Quando ancora non c’erano pericoli di estinzione, i nostri avi ne raccoglievano la radice in primavera e preparavano un decotto con effetti digestivi, contro la febbre e proprietà depurative.

La radice di genziana è un rimedio naturale molto usato in montagna

Tisana al lichene

Il lichene, semplificando, nasce dalla simbiosi tra un fungo e un’alga e ha un accrescimento molto lento. Può vivere su varî substrati: rocce calcaree o silicee, suolo, alberi, legno morto, resistendo a condizioni ambientali anche molto sfavorevoli. Con il lichene può fare un infuso che, bevuto con zucchero o miele, serve da rimedio per la tosse e il raffreddore.

Tisana al larice

Il re, la pianta più bella dell’autunno, con i suoi colori accesi, fa rispendere il bosco. La corteccia del larice, fatta macerare, filtrata e scaldata, è un toccasana per fare i suffumigi contro la tosse.

Tisana al pino mugo

Il pino mugo è un cespuglio aghiforme sempreverde e una pianta officinale spontanea. Di questo prezioso arbusto si raccolgono le pigne che vengono fatte essiccare e, grazie a esse, soprattutto in passato, si preparava un infuso per liberare le vie respiratorie.

La tisana al pino mugo ha proprietà espettoranti

Se non vi piacciono gli infusi, le tisane e i decotti potete sempre utilizzare alcuni di questi ingredienti per fare una buona grappa.

Mi raccomando, non assumente le piante officinali senza prima aver consultato un esperto in materia perché la scorretta assunzione, sia in termini di qualità che quantità, potrebbe causare danni alla salute.


Con l’auguro di una buona infusione vi saluto con una fotografia scattata in un rifugio di alta montagna dove il panorama è spettacolare, ma la poesia del tè un po’ meno (almeno per il momento).


Foto: IraGirichBO; Michael Kollmannsberger; Tea Blob

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