Tisana alla canapa, che cos'è e come si prepara

Che cos'è la tisana alla canapa e come si prepara

Tra le tendenze del 2019 ho inserito la tisana alla canapa, un’infusione a base di uno degli ingredienti del momento, la Cannabis sativa L., una pianta di cui avrete sentito sicuramente parlare. Forse perché oggi è usata tantissimo nel settore tessile, della cosmesi e del cibo. O forse perché vi state confondendo con un’altra specie, la canapa indiana (o Cannabis indica), da cui si ottengono droge come ashīsh e marijuana. Bene, prima di parlarvi di questa tisana alla moda cerchiamo di fare chiarezza.


Canapa sativa: è legale?

Per preparare farine, pasta, cioccolatini o tisane si usa la canapa sativa, una varietà che è praticamente priva di sostanze psicotrope, di cui il Thc è il principale componente. Questa specie vegetale è originaria della parte a nord e a sud dell’Himalaya. La sua presenza in Italia risale al I secolo a.C ma è nel Medioevo che la sua diffusione e coltivazione iniziano ad aumentare nel nostro Paese.

A inizio ‘900 in Italia oltre 100mila ettari erano coltivati a canapa sativa, con cui si producevano per esempio tessuti, vele e corde. Eravamo tra i primi produttori al mondo. La competizione con altri materiali, come il nylon, e colture più economiche hanno però contribuito a una netta diminuzione di questa coltivazione. La pubblicazione della disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope nel 1975, che vietava la coltivazione della canapa indiana, fece il resto. I coltivatori erano sempre più scoraggiati, la confusione con la marijuana rendeva le cose più complicate e nel 2015 solo poco più di 3mila ettari di territorio nazionale erano ancora coltivati a canapa sativa.

Questo fino alla legge n. 242/2016, entrata in vigore il 14 gennaio 2017 (allegato a fondo pagina), che riguardava le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. La coltivazione della canapa sativa non è solo considerata legale ma anche incentivata perché questa pianta risulta “in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità…”. Le varietà legali di canapa secondo la legge e la successiva circolare del 22 maggio 2018 (allegato a fondo pagina) sono quelle con un contenuto di Thc massimo dello 0,2%.

Per quanto riguarda l’uso alimentare di canapa è interessante dare un’occhiata anche alla circolare del ministero della salute del 22 maggio 2009 (allegato a fondo pagina) che dice che “la canapa negli ultimi anni è stata rivalutata sul piano nutrizionale e che i semi non contengono Thc ma sostanze ad azione antiossidante e acidi grassi della serie omega3“.

Tisana alla canapa: che cos’è

Scusate il lungo preambolo, ma mi sembrava utile dare qualche indicazione prima di passare all’argomento che ci interessa di più: la tisana alla canapa. Si tratta di un preparato sminuzzato in piccoli pezzi (taglio tisana) a base di sola canapa sativa o di miscele con altri ingredienti, usati per dare alla nostra infusione una maggior complessità e aromaticità. Io, per esempio, ho comprato e assaggiato la tisana Keep Calm di PETER’S TeaHouse con foglie e semi di canapa, rosa canina, tiglio, finocchio, menta piperita, melissa, ortica, cacao, cassia, liquirizia. Al palato è fresca, dolce, ben equilibrata. Effetti? Per quanto mi riguarda nessuno ma non sono un soggetto facile: posso bere la camomilla (infusa meno di 5 minuti) a qualsiasi ora del giorno e non avere la minima sensazione di sonnolenza. Un benessere generale, come il tè e tante altre tisane che bevo ogni giorno.

Ma che sapore ha la sola canapa? Difficile dirlo quando si beve una miscela. Tempo fa avevo assaggiato dei biscotti a base di farina di semi di canapa e mi hanno ricordato il sapore vegetale dell’ortica, un gusto perfettamente in linea con quello che ci si aspetta da una tisana.

Scopri tutto quello che c'è da sapere sulla tisana alla canapa

Come si prepara

Vi consiglierei di preparare la tisana alla canapa come una qualsiasi infusione. Presterei attenzione solo nel caso di una preparazione a base di soli semi. In quel caso allora è più indicato un decotto.

Quantità: 1 cucchiaino da caffè e mezzo per tazza (circa 220 ml di acqua)
Temperatura: acqua a 95° C
Tempo di infusione: 5 minuti

Segnalo però che in una intervista a Ilgiorno.it la naturopata ed erborista Ilaria Miele suggerisce di preparare comunque la tisana come un decotto con l’aggiunta di latte per garantire un effetto calmante.


Dove si compra

Potete trovare la tisana alla canapa nelle erboristerie, in alcune parafarmacie e negozi di tè, nei punti vendita specializzati in prodotti alla canapa e, naturalmente online. Tempo fa mi era arrivata una email da parte di erbadimaria.com che coltivano questa pianta biologicamente in Alta Val Trebbia, tra Emilia e Liguria, e propongono tre diverse tisane: 100% canapa sativa, con scorze d’arancia e cannella e con semi di anice e radice di liquirizia.

Per avere qualche altro esempio, ho visto che sul sito canapuglia.it trovate un’altra proposta con sole foglie di canapa, mentre il prodotto di canapa.marche.it è solo a base di fiori. Entrambi sono biologici.

Proprietà dei semi di canapa

Anche il ministero della salute nel 2009 parlava delle proprietà dei semi di canapa citando i benefici antiossidanti e gli omega3. Potrebbero quindi essere interessanti per combattere il colesterolo alto e l’ipertensione. Inoltre questi semi sono ricchi di proteine con un buon valore biologico e fibre (soprattutto se si tratta di semi non decorticati). Possono quindi essere un supporto per chi segue una dieta vegetariana e vegana e per chi vuole assicurarsi un buon funzionamento dell’apparato intestinale. Sembra poi che abbiano un ottimo contenuto di vitamina E, magnesio, fosforo e potassio.

Secondo il medicalnewstoday.com, i semi di canapa avrebbero proprietà neuroprotettive, anti infiammatorie, migliorano la qualità della pelle e riducono i rischi cardiovascolari.

Cannabidiolo

Il cannabidiolo (Cbd) è un altro componente importante e discusso della canapa. Sembra che attenui gli effetti negativi del Thc, tra cui l’ansia, e che, per essere assorbito meglio dall’organismo, debba essere associato al latte.


A livello legislativo viene regolamentato solo il contenuto di Thc, come abbiamo visto prima. Il vuoto è anche in parte scientifico perché, da quello che ho trovato, non esistono ancora studi certi al 100% sui benefici e sugli usi farmacologici di questo componente. A questo riguardo ho trovato un interessante articolo su Vice e un commento su psichiatria&dipendenze.

Abstract:

  • ricerca sui potenziali benefici del Cbd sulle malattie neurodegenerative cliccate qui
  • risultati per quanto riguarda l’uso del Cbd nei farmaci antiepilettici cliccate qui
  • Cbd come potenziale farmaco antitumorale cliccate qui
  • potenzialità come ansiolitico e come farmaco nelle terapie delle fobie cliccate qui

Controindicazioni

Per qualsiasi dubbio e interazione con altri farmici rivolgetevi sempre al vostro medico di fiducia.

 

Foto: Carlotta Mariani per Five o' clock (gennaio 2019)

Fonte: politicheagricole.it; sanpatrignano.org; agraria.org; huffingtonpost.it; treccani.it; wired.it; my-personaltrainer.it; viversano.net; medicalnewstoday.com

Allegati:

LEGGE__2_dicembre_2016__n._242

circolare_canapa_florovivaismo 2018

Circolare_Miistero_della_Salute_22_maggio_2009

Non mi sono stati offerti oggetti o compensi per scrivere questo post e citare prodotti o aziende


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *