Vi è mai capitato di vedere il vostro bollitore elettrico ricoperto internamente da una patina opaca di colore bianco? La serpentina non più lucida e, nei casi più estremi, dei pezzetti bianchi, gessosi sul fondo, sulle pareti o persino nella vostra tazza? È tutta colpa del calcare!
Anche a me all’inizio succedeva regolarmente poi ho capito il trucco per prevenire il problema e preparare una buona tazza di tè: l’acqua. Comunemente infatti siamo abituati a usare l’acqua del rubinetto per fare il tè. In Italia (e non solo) è però spesso ricca di calcare, che si deposita e si accumula con il tempo all’interno del nostro bollitore. Come invece vi ricordavo qui, l’acqua migliore per preparare il tè è quella minerale naturale a basso residuo fisso. Migliora il sapore della nostra bevanda e non intacca i nostri strumenti. Da quando seguo questa regola non ho più avuto problemi.
Mi capita però di essere ospite in appartamenti (il pregio e il difetto di viaggiare con i gatti). Arrivo in cucina, vedo il bollitore e mi sento a casa. Poi però lo apro e scopro che dentro è pieno di calcare. Succede nel 90% dei casi ed è un peccato. Anche perché pulirlo è davvero facile, economico e sostenibile. E non sono necessari detersivi. Certo, c’è chi preferisce approfittare per sostituirlo con uno di ultima generazione, ma se non è quello che avete in mente seguite i miei consigli.
Addio calcare!
Come accennavo, è difficile che si formi il calcare usando l’acqua della bottiglia. Se però avete un bollitore già ricoperto di patina conviene prima pulirlo e poi iniziare a prendere nuove abitudini. Come? Vi spiego un trucco che mi ha insegnato mia mamma e che mi hanno confermato altre persone del settore: aceto di vino bianco. È un metodo assolutamente naturale, economico e alla portata di tutti perché credo che tutti (o quasi) noi abbiamo una bottiglia di aceto in casa. Inoltre, igienizza e toglie gli odori.
Come si fa? Io metto circa 4 cucchiai da tavola colmi di aceto per litro di acqua e riempio il bollitore con acqua a temperatura ambiente (anche quella del rubinetto va bene in questo caso), in modo da pulire non solo il fondo e la serpentina, ma anche le pareti. Lascio riposare il tutto per una notte e risciacquo bene con acqua corrente. Di solito, dopo due/tre risciacqui l’odore dell’aceto sparisce e torno tranquillamente a preparare il tè senza sentori acidi in tazza.
Se l’incrostazione è parecchio resistente, come nel caso della fotografia, aumento le dosi dell’aceto: 100 – 150 ml di aceto di vino per litro d’acqua. Dopo una notte a riposo il vostro bollitore dovrebbe tornare a brillare e il tutto senza il minimo sforzo o strumenti strani. Aumentare le dosi potrebbe anche aiutarvi a eliminare il calcare più rapidamente. Se non volete aspettare una notte intera riempite il bollitore con una parte d’acqua e una di aceto. Vedrete che in un paio d’ore il vostro fedele alleato sarà come nuovo. Ethel, per esempio, sulla pagina Facebook ha raccontato di usare solo aceto (“quanto basta per coprire il fondo del bollitore”) e un cucchiaino raso di bicarbonato, niente acqua. E il bollitore è pronto per essere risciacquato dopo pochi minuti.
Con questo metodo non ho mai neanche avuto bisogno di sfregare con qualche spugnetta o fare altre operazioni meccaniche di rimozione che, secondo me, rischiano di graffiare e rovinare il nostro strumento, essenziale per la preparazione di un tè.
Bicarbonato, succo di limone o acido citrico?
Ho letto su internet che alcuni mescolano aceto, bicarbonato e acqua oppure usano il succo di limone. Io ho sempre sfruttato l’aceto di vino e non mi sono mai pentita. Trovo che sia più facile averlo in casa e usarlo per altri scopi. Ogni volta che compro il limone per qualche ricetta mi trovo a usarne una metà e a buttarne l’altra dopo settimane di permanenza e raggrinzimento in frigorifero.
Daniele sulla pagina Facebook ci ha inoltre raccontato il suo segreto: 1 cucchiaino di acido citrico sciolto in 250ml di acqua e una notte di riposo. L’acido citrico si può acquistare nei siti di prodotti bio per la casa, su Amazon oppure si può ordinare in farmacia.
Per gli appassionati una domanda potrebbe sorgere spontanea: essendo a base acetica, posso pulire il bollitore dal calcare con il kombucha? Sul forum del sito reddit ho letto che la risposta è sì. Magari usate quello che per qualche motivo (vacanze, caldo improvviso, svista, ecc.) avete fatto fermentare per troppo tempo e che potete usare tranquillamente a casa come aceto.
Avete altri metodi da consigliarci? Raccontateceli nei commenti.
Foto: Carlotta Mariani per Five o' clock (ottobre 2019)
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